In questi ultimi anni come venditore e installatore di camini, stufe e caldaie a biomassa mi ritrovo durante i sopralluoghi un bel problema da risolvere.

I miei clienti sono spesso in difficoltà perché le canne fumarie realizzate non sono conformi!

Nella situazione migliore trovo camini realizzati bene ma sprovvisti di qualsiasi certificato di conformità e questo preclude tutto ciò che è stato fatto:

Ti fideresti di un impianto elettrico Non certificato a norma di legge?

Io certamente no!

Da più di 10 anni ormai vi è una legge che dà indicazioni tecniche sul come realizzare una canna fumaria e attribuisce il compito di realizzazione a tecnici in possesso di determinate qualifiche.

Detto questo voglio segnalare qualche punto fondamentale:

La canna fumaria è il motore del generatore di calore (caminetto o stufa) quindi deve essere compatibile con quest’ultimo.

Per far ciò mi affido in prima fase ad un ispezione visiva per poi effettuare dei calcoli per stabilire se il prodotto potrà funzionare su quella canna fumaria o trovare soluzioni alternative.

Non va trascurato assolutamente il materiale in cui è realizzata o si vuole realizzare, dovrà essere:

  • Certamente ‘conforme’
  • Mantenere le distanze di sicurezza indicate in aria libera
  • Avere la parete interna il più liscia possibile
  • Essere dimensionata in base al generatore (caminetto o stufa) considerando anche il luogo della casa.

Per darti un’idea su come avviene l’installazione a Norma di una canna fumaria ti do alcune indicazioni tecniche sulla sua realizzazione. Come potrai notare proseguendo la lettura di questo articolo le cose da considerare sono molte.

Oggi il materiale più usato è l’acciaio inox questo permette di realizzare una canna fumaria mediamente in una giornata senza avere interventi di muratura. Sul mercato però vi sono anche prodotti in ‘ muratura’ di ottima qualità che però in fase d’ installazione risultano essere più impegnativi e onerosi.

Nella maggior parte dei casi si utilizzano tubi in inox coibentati ed esternamente rivestiti in inox, rame o verniciati.

Nella realizzazione è consigliato prevedere un’ispezione per la pulizia (se non è possibile intervenire direttamente dal generatore) e scarico condensa che vengono posti alla base.

Ti consiglio caldamente di lasciare, sotto il raccordo fumi, un ulteriore T per poter installare un riduttore di tiraggio (può sempre risultare utile in futuro).

Poi si procede con le tubazioni fino a fuori tetto superando la zona di reflusso (da calcolare). Ovviamente si deve fare attenzione alle distanze dai materiali infiammabili (impianti elettrici, scarichi, capotto, legno ecc.).

Nella zona del passaggio tetto, il punto più delicato, si dovranno valutare i materiali con cui è stato realizzato e agire di conseguenza. Vi sono oggi dei tubi chiamati passaggi a tetto per mettere in sicurezza se necessario la copertura. Si procede poi con la posa della conversa e scossalina per evitare infiltrazioni per arrivare al terminale che dovrà avere una sezione di sbocco maggiore della sezione della canna fumaria. Inoltre il comignolo va scelto sulla base di fattori tecnici (zona ventosa e/o vincoli comunali).

Una volta eseguito il tutto, ovviamente rispettando tutte le norme edili vigenti, si dovrà apporre in prossimità del camino una targhetta identificativa non rimovibile e procedere d’ufficio al rilascio delle conformità della stessa.

Come vedi l’installazione della canna fumaria è una procedura che non può essere delegata a chi non è veramente specializzato.  L’installazione deve essere eseguita correttamente perché altrimenti c’è il rischio che venga compromessa la sicurezza e l’efficienza energetica della tua abitazione.

Pertanto prima di affidare la costruzione della canna fumaria assicurati che il tecnico sia in grado di soddisfare tutto ciò che è richiesto dal D.M. 37/2008 e che sia abilitato con lettera ‘C’.

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Andrea